Com’era studioso Putin prima di perdersi “nel suo mondo” ( © Merkel) Quando è morto Konstantin Chernenko, nel 1985, gli agenti del Kgb a Dresda rubarono al loro capo una cassa di spumante della Crimea per festeggiare l’imminente fine della vecchia Urss comunista. Vladimir Putin, poco più che trentenne, brindava con loro. Nell’ambiente chiuso di una delle “residenze” della rete di spionaggio all’estero, “il piccolo” come veniva chiamato per distinguerlo da un collega omonimo, era il più scettico sul regime. Ammirava l’accademico Sakharov ed era disgustato dall’antisemitismo del sistema, scandalizzando i colleghi con affermazioni del tipo “gli ebrei sono persone assolutamente normali”. Anna Zafesova 07 MAR 2014
Annessione secca La Crimea ha fretta e anticipa ancora il referendum sulla secessione: dalla data iniziale del 25 maggio è stato spostato al 30 marzo e ieri al 16 marzo. Le autorità della penisola occupata dai “militari senza insegne” russi si sono insediate appena 10 giorni fa, ma probabilmente temono di non riuscire a far durare la situazione senza intoppi per altre tre settimane: gli osservatori dell’Osce continuano a chiedere di entrare nella regione che per ora li blocca sul confine, e qualche funzionario russo ha cominciato ad ammettere una presenza militare di Mosca, mentre centinaia di donne crimeane hanno protestato ieri contro la presenza dei russi. Anna Zafesova 06 MAR 2014